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        La
          comprensione della segnatura animica
         
                      
        di
              Patricia Kaminski
       
                       Le insolite formazioni dei rami del Joshua Tree, che evidenziano marcati avvitamenti e pronunciate torsioni, sono legate alle caratteristiche terapeutiche piu’ predominanti di questa pianta. L’essenza floreale che ne deriva offre all’anima una forza sorprendente per volgersi verso il suo futuro. L’espressione dell’individualita’ all’interno dell’anima e’ sempre un processo in divenire che richiede una svolta dinamica dal passato per poi conseguire un nuovo orientamento. 
                       
      La fioritura di ogni pianta implica una
          ricettivita’ straordinaria verso nuove forze cosmiche, ma nel
          caso del Joshua Tree questo evento e’ al tempo stesso sia un
          culmine, sia un nuovo inizio. Una volta che i fiori appaiono su un
          ramo, questo non puo’ piu’ crescere. La pianta deve quindi
          cercare una direzione completamente nuova. Questa segnatura unica di
          fioritura e’ la qualita’ principale che distingue il Joshua
          Tree.
       Questa stessa dinamica e’ effettiva anche per l’anima umana. Noi non siamo nati come libere individualita’. Siamo invece il risultato dell’ambiente culturale della nostra famiglia, della nostra razza, comunita’ e nazione. Solo gradualmente troviamo la forza per creare, partendo dal nostro centro e dal nostro interno, la nostra unica espressione di individualita’ Questo processo comporta l’integrazione di cio’ che risale al passato, ma anche la ferma capacita’ di creare il futuro dell’anima. L’arco di vita del Joshua Tree puo’ avvicinarsi a cinquecento anni o piu’. Gli alberi piu’ anziani rivelano la storia straordinaria di come l’albero e’ cresciuto. L’estremita’ di ogni ramo rappresenta il culmine di una fioritura passata. Ogni avvitamento e torsione, rappresentano una nuova direzione intrapresa. Il passato e’ sempre presente come lo e’, tuttavia, il potenziale futuro per un nuovo inizio. 
      Dal punto di vista dell’anima, possiamo considerare l’immagine
          dell’ “albero genealogico”. E’ raro appartenere
          ad un albero genealogico composto solamente da individualita’ piene
          di vita, esuberanti, sane e vigorose. Possiamo parlare invece di “karma
          generazionale” che e’ passato attraverso la realta’ psichica
          collettiva del gruppo di appartenenza dell’anima. Questa condizione
          animica e’ descritta in molti insegnamenti spirituali – per
          esempio, nella Bibbia come quei “peccati che ricadranno fino
          alla terza e quarta generazione” (Esodo 20:5). E’ soltanto
          nel divenire un’individualita’ libera che ogni persona
          e’ in grado di spezzare i vincoli del karma generazionale, guarendo
          in tal modo non solo l’anima individuale, ma liberando alla fine
          la condizione psichica dell’intero albero genealogico.
       
                       Da un punto di vista esoterico, la Luna (non il pianeta fisico ma la dimensione spirituale della Luna) e’ la loggia dove vivono le anime prima di nascere sulla terra. In questo senso, la Luna e’ altresi’ un recipiente per quelle forze “notturne” che non possono ancora essere viste chiaramente dall’anima – cio’ che nella psicologia archetipa junghiana, e’ considerato come l’inconscio collettivo. 
                      
       Rudolf Steiner, il moderno iniziato, spiego’ che il concetto
          del “peccato originale” non doveva essere inteso come “anatema” contro
          l’anima, ma piuttosto come una data realta’ psichica. Attraverso
          la luna viene gettato un ponte nel campo astrale della madre e del
          padre potenziali al momento del concepimento. L’anima non puo’ arrivare
          dalla Luna senza aver incorporato i campi psichici della propria madre
          e del proprio padre. Nell’attraversare questo campo l’anima,
          che si sta incarnando, si accolla anche il karma generazionale che
          vive nel sangue del suoi avi.
      
                       
                       
 
 Il Profilo Botanico del Joshua Tree 
                      
                         Il Joshua Tree: Una Struttura Spirituale all’interno dell’Anima Umana 
                      
                       
 
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      E’ possibile
                andare oltre nella comprensione del significato di questa attivita’,
                quando apprendiamo che nei primi decenni del suo ciclo di vita
                la pianta non fiorisce. Cresce soltanto verticalmente come un “fusto” con
                soffici, tenere fogli sotto la protezione di una “pianta
                nutrice”. Gradualmente le foglie si trasformano diventando
                molto piu’ dure e piu’ appuntite. Il Joshua Tree
                ritarda per molti anni lo stimolo alla fioritura, fino a quando
                non viene raggiunta una certa “solida” maturita’.
                Nel momento in cui sbocciano, i fiori sono carnosi, bianchi e
                aromatici – come sfere di luna, di cui riflettono il chiarore.
                E tuttavia questi fiori “delicati” suscitano nella
                pianta un nuovo momento di forza, potenza e vigore eccezionali,
                mentre la pianta si orienta in una nuova direzione. Attraverso
                ognuno di questi cambiamenti, il Joshua Tree sviluppa la sua
      singolare forma e la sua individuale espressivita’.